Elon Musk vs. Mark Zuckerberg è solo l'ultima follia della Tech Bro Culture?
Elon è un vero impulsivo e lo dimostra ogni giorno con trovate sempre più assurde all'apparenza, ma c'è del buono in tutta questa apparente follia.
Ormai pare di essere in una dimensione parallela in cui tutto può succedere, anche un incontro di arti marziali tra Elon Musk e Mark Zuckerberg. Ma che diavolo sta succedendo?
Nell’ottobre del 2022 Musk ha finalizzato l’acquisizione di Twitter e da allora pare completamente fuori controllo. Ma è solo un impulsivo con un fondo illimitato di soldi, è tutto nella norma se andate un minimo oltre alle apparenze.
I due non si sono mai particolarmente amati, almeno online, con diverse frecciatine negli anni. Quando poi Mark ha iniziato a fare arti marziali (con ottimi risultati peraltro) durante il periodo della pandemia, Elon lo ha preso per il culo diverse volte.
Dopo che Meta attraverso Instagram ha iniziato a far capire che avrebbe rilasciato un prodotto clone di Twitter, quello che poi sarebbe diventato Threads, Musk ha iniziato, proprio su Twitter, a punzecchiare Zuckerberg sfidandolo addirittura in un incontro di arti marziali, da svolgersi nella tipica gabbia da MMA (Mixed Martial Arts)
Lo scambio tra i due è durato qualche tweet, con Mark che si è detto pronto a mettere KO Elon in qualunque momento. Il tutto sarebbe abbastanza divertente non fosse che Elon faceva sul serio e ha cominciato ad organizzare la cosa per davvero.
Durante la sua ultima visita in Italia, quando ha incontrato il nostro Primo Ministro, è venuto fuori che hanno parlato anche di questo fantomatico incontro. Sul serio.
Dopo settimane di meme e prese per il culo, con il tweet riportato qua sopra Elon ha fatto capire che non scherzava per niente, anzi: ha scritto che il match sarà organizzato dalle fondazioni dei due magnati, sarà trasmesso in live streaming su Twitter e Facebook/Instagram e l’ambientazione sarà la Roma antica..
“Ne ho già parlato con il Primo Ministro italiano e con il ministro della cultura italiani, hanno acconsentito all’utilizzo di una location epica”.
E qua Mark comincia a cadere dalle nuvole, con messaggi contraddittori che fanno capire una sola cosa:
Elon è partito in tromba, ha fatto tutto da solo e non abbiamo concordato niente, ma hey! se vuol fare a schiaffi io ci sono sempre yo!
È tutto un delirio. Perché ovviamente partono le solite polemichette in Italia, perché mica gli daremo il Colosseo a questi due eh?
Eh ma se volete c’è l’Arena di Verona disponibile! No! abbiamo Pompei, usiamo quella come ambientazione! Venite da noi, no, da noi!
Gennaro Sangiuliano, il nostro Ministro della Cultura, ha chiarito un po’ le cose con un comunicato ufficiale, visto che ad esprimersi sempre e solo con tweet risicati si fa un gran casino:
“Ho avuto una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk, abbiamo parlato della comune passione per la storia dell’antica Roma. Stiamo ragionando su come organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un’ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini”.
Quindi, almeno nell’idea di Musk, il tutto sarà un grande evento fatto per beneficenza, che potrebbe portare decine o centinaia di milioni di euro nelle casse di “due importanti ospedali pediatrici italiani”.
E se ci fermiamo un secondo a ragionare, evitando di pensare a come è nata questa roba all’apparenza assurda, il tutto ha più che senso.
È un delirio, ma un delirio sensato. Quante persone guarderebbero quell’incontro, in streaming sulle principali piattaforme social del pianeta? Direi decine di milioni di persone, forse centinaia di milioni. Sarebbe probabilmente l’evento in streaming più visto della storia di Internet.
Per capirci, l’incoronazione di Re Carlo d’Inghilterra, dello scorso maggio, ha avuto picchi di 20 milioni di spettatori, con un totale ipotizzato di 400 milioni di spettatori (tutti numeri che variano molto da fonte a fonte e da prendere con le pinze, ma danno un’idea della portata) e credo proprio che una cage fight tra Musk e Zuckerberg avrebbe ancora più spettatori.
E quindi? Che c’è di sbagliato in tutto questo? Un bel niente.
Una volta tolto il cappello del rompicoglioni, credo che chiunque possa essere d’accordo che donare milioni di euro a degli ospedali pediatrici e mandare in mondo visione un evento che pubblicizza anche l’Italia e la sua storia sia una buona idea.
Neanche si sa se l’evento sarebbe aperto al pubblico o no: di base potrebbe benissimo essere solo in streaming, evitando quindi tutte le problematiche legate all’affluenza di così tante persone in uno dei nostri monumenti nazionali.
Ma visto che c’è di mezzo Musk, che organizza le cose sull’onda dell’entusiasmo e poi le abbandona non appena perde lo schizzo, ecco che si sprecano le analisi online di quanto è sbagliato, di come la Tech Bro Culture della Silicon Valley sia una merda, e poi mica vorremo dare il Colosseo a sti due matti?!? E poi come si permette la Meloni di regalare la nostra cultura a questi due sfigati di internet?
Le critiche di impulso ad un evento creato di impulso: Internet al suo meglio, come sempre.
Abbiamo scritto tutti talmente tante cazzate su sta roba che alla fine probabilmente l’avremo fatta scendere anche a Musk, l’unico che ci credeva davvero.
E molto probabilmente alla fine non si farà niente. Così te, sfigatello babbano del web, potrai scrivere su Facebook che lo avevi detto! che questi non combinano niente, che è meglio così, che è una vergogna, che li avessi te tutti quei soldi, che allora sì che sapresti come spenderli.
E noi rimarremo senza uno degli eventi più assurdi e potenzialmente più visti della storia di Internet. E niente beneficenza per i nostri ospedali e pubblicità per la nostra storia, perché mica vorrai ascoltare quel matto di Musk no?
In Italia si cercano sempre mille motivazioni per criticare e non fare e poche per cercare di combinare quanto proposto con le giuste condizioni. È giusto non essere dei c***ni che si inginocchiano dinanzi al Dio Denaro senza batter ciglio, però la mentalità dovrebbe sempre essere diametralmente diversa, non un "ma va non ci penso neanche!" bensì un "ok ragazzi, vediamo se riusciamo a tirarci fuori qualcosa di buono che sia utile per tutti!". A me piacerebbe un parlamento che si incontra e analizza tutti i pro e contro in modo costruttivo per poi tirare fuori un'idea simpatica e utile, e invece abbiamo gente musona che fa finta di essere seria e poi è incompetente su tutto e fa solamente fallire qualsiasi idea.
Secondo me un evento del genere sarebbe potenzialmente positivo sia per quanto riguarda la beneficenza che per il tipo di comunicazione globale che può sviluppare! C'è sicuramente del buono in questo nuovo modo "complesso" e "complicato" di condividere e comunicare!