Le scuse di Linus Media Group sono solo la punta di un brutto iceberg
Quello che è successo a Linus è quello che succede quotidianamente su Youtube, non pensiate che sia un problema solo suo: è la normalità.
In un lungo video pubblicato durante lo scorso week-end Linus Sebastian, il fondatore di Linus Media Group e del famosissimo canale Linus Tech Tips ha spiegato come la sua società cercherà di “fare meglio” rispetto al passato, pubblicando video più accurati, più sinceri, meno improvvisati e in generale cercando di gestire meglio gli orari e l’impegno dei suoi (tanti) dipendenti.
Ma cosa è successo? Perché Linus ha pubblicato un video del genere e, soprattutto, perché siamo arrivati a dover pubblicare un video in cui vengono promesse cose ovvie, che sarebbero dovute essere fatte fin dal principio?
È successo che nello scorso mese sono usciti diversi video ed articoli che spiegavano come il canale del famosissimo youtuber sfornasse decine di video recensioni a raffica, pieni di errori anche grossolani. Con una quasi completa assenza di quell’etica che ci si aspetta da un giornalista tech. Marchette camuffate da recensioni. Dipendenti che minacciano cause legali per molestie sessuali o per orari di lavoro folli pur di pubblicare video prima di tutti e con una frequenza altissima.
E quindi, visto che è uscito tutto e se ne parla da un po’ di settimane, Linus ha dovuto sospendere la pubblicazione di video per dieci giorni (addirittura! LOL) e spiegare in un video tutto quello che faranno per migliorare la situazione.. sempre con quel tono “eh ma comunque già molte cose le facevamo eh, e comunque non è così grave come ve l’hanno raccontata eh, e comunque non parlo delle molestie sessuali eh!)
Tutta roba che non mi stupisce per niente. Ma zero proprio. È la normalità su Youtube. E aspettarsi etica e professionalità da ragazzi che in pochi anni sono passati da fare video dalla loro cameretta a gestire una società da quasi cento dipendenti che fattura milioni di dollari è abbastanza ridicolo.
Perché quando hai vent’anni e improvvisamente diventi ricco, famoso e potente, non ci sono molti dubbi su cosa potrà andare storto.
Per inesperienza, ignoranza, superficialità, faciloneria: tutto quello che caratterizza qualunque ventenne o trentenne cresciuto in fretta su Internet.
Uno degli aspetti più oscuri che non ho mai raccontato online della mia lunga avventura con Lega Nerd è quello legale: ho dovuto affrontare diverse cause nei dodici anni di direzione di quel sito, in gran parte dovute alla mia stupidità e inesperienza. E se ripenso ora, che ho 45 anni, al perché sono finito in tribunale… mi riempirei di schiaffi dalla mattina alla sera. Ero un vero idiota, uno che pensava che Internet godesse di un particolare status, che fosse un mondo a parte, un mondo “nostro”, di noi che ne conosciamo ogni aspetto e particolarità, un mondo dove le regole dei “grandi” non si applicano, dove è tutto concesso se sai come muoverti e se sei uno dei “top”. Di quelli che fanno tanto traffico, che gestiscono community gigantesche, che fanno milioni di view, che hanno dimostrato di saper stare in cima alla piramide.
Perché quando hai successo su Internet magicamente pensi di diventare intoccabile, perché tu sai e gli altri no e quindi tu sei superiore.
E c’è pure stato un periodo in cui queste sciocchezze erano in parte vere, perché Internet era un deserto popolato da pochissimi nerd appassionati, me compreso, e le leggi del mondo reale venivano ignorate semplicemente perché a nessuno importava cosa succedeva lì dentro. A metà anni novanta ho avuto un problema simile a quelli che ho avuto poi vent’anni dopo.. ma me la sono cavata perché ancora non esistevano leggi che regolamentassero quel comportamento. E un po’ mi sono auto convinto che fosse tutto lecito, di poter fare come mi pareva, l’unica cosa importante era fare numeri, crescere, dominare la rete.
E invece no: breaking news! Col cazzo. E non solo perché nel frattempo Internet è cresciuta, sono arrivati tutti e le leggi sono state aggiornate, ma semplicemente perché è giusto.
È giusto che se pubblichi una recensione, che sia su Youtube, un giornale, un sito internet o qualunque altro media, questa debba rispettare un’etica condivisa, condivisibile e sacrosanta.
È giusto che se hai dei dipendenti, a prescindere dalla loro mansione e dal prodotto audiovisivo che state creando, questi lavorino in orari prestabiliti, sensati, legali.
Perché non sei più tu solo nella tua cameretta a fare le quattro di notte per pubblicare il video in tempo perché così fai più view grazie al fottuto algoritmo di Youtube.
Perché non è giusto riportare dati inaccurati per fretta, superficialità o, peggio, perché hai uno sponsor che ti paga.
Quello che è successo a Linus è quello che succede quotidianamente su Youtube, non pensiate certo che sia un problema solo suo! Magari! È la normalità.
I giovani youtuber di ieri sono diventati le “media company” di oggi. Gente che ha assunto decine, centinaia di persone. Gente che muove milioni di dollari ed è seguita da milioni di persone.
Sono passati oltre trent’anni da quegli anni novanta in cui pensavamo di poter fare come ci pareva online. Ma ancora vedo gli stessi assurdi comportamenti. È il bello e il brutto della Rete: un posto dove tutti, di qualsiasi estrazione, età, educazione, possono cominciare a creare contenuti che saranno poi potenzialmente visti o letti da milioni di persone.
Ma quell’epoca, quel far west, è finita da un pezzo. E prima i ragazzini su Internet se ne accorgeranno, meglio sarà per loro e per tutti quelli che li seguono.
E, fidatevi, è meglio accorgersene da soli che finire in tribunale.
Era bellissima la comunità di LN, era una figata viverla allora e facevamo davvero quello che ci pareva come fossimo stati in uno stato tutto nostro... Tutti autori liberi di pubblicare notizie senza filtri, notizie che diventavano di pubblico domiio e leggibili da chiunque capitasse sul sito.
Essendo tutti nerd, la stragrande maggiornaza di questi testi erano fatti con grande serietà ed attenzione, però ovvio che potesse uscire anche una robaccia, che però finiva per essere colpa di Itomi in quanto possessore del dominio.
A pensarci oggi, era una follia. Ma per quel Grotto e quella Gallardo verde parcheggiata fuori capisco il prendersi il rischio ;-)
We love you, Gran Visir dei Nerd!
Come essere cacciati dall'università nel 97 per un uso creativo personalizzando qualche script di mIRC con qualche exploit o share dcc?! Bei ricordi di ingenuità/gesti arroganti (alias grandi cazzate) che avrebbero potuto rovinare la vita anche se l'hanno cambiata in ogni caso...