Fail at failing
La campagna costata milioni con la “virtual influencer” scomparsa ora torna a pubblicare quando si è capito che si rischiano guai legali.
Dopo che negli scorsi giorni è venuto fuori che la corte dei conti sta indagando sul caso “Venere Italia” che, lo ricordo, non pubblicava niente da fine giugno sui suoi canali social… magicamente ieri e oggi sono comparsi dei post sul suo account Instagram.
Questa storia mi fa davvero sbroccare, sono stato volutamente ingenuo nel mio primo commento quando la campagna è stata annunciata, volendo vedere solo il (possibile) buono nelle idee enunciate e mai realizzate, ma mai avrei pensato che si sarebbe arrivati a fare ancora peggio del peggio che si poteva immaginare allora.
Il tutto sembra gestito da uno stagista che improvvisa e poi scompare, è talmente assurdo che non riesco ancora a capacitarmene.
Tutto quello che si poteva sbagliare o fare male… è stato fatto. È un enorme manuale di quello che NON devi fare.
Presenza social inesistente e mal gestita. Alla fine ha resistito per qualche settimana solo il profilo Instagram, accumulando follower fake non si sa bene comprati da chi.
Art direction scolastica, la stessa faccia scontornata applicata all’infinito quando si era promesso una “virtual influencer” che non è mai arrivata.
Lo scorso aprile scrivevo:
tutto finirà con una decina di affissioni 6x3 che van bene anche come banner, a qualche foto dal compositing discutibile su Instagram con qualche decina di migliaia di follower comprati e per l'ennesima volta verrà dimostrato quanto un'idea non serva a nulla fino a quando qualcuno non la realizza bene.
È andata anche peggio, perché gli account sono stati abbandonati in piena estate (LA stagione del turismo!) e solo ora, a fine agosto, si è ricominciato a pubblicare altro non sense, un giorno dopo che è uscita sta cosa dell’indagine della corte dei conti. È tanto assurdo da essere demenziale.
Il primo post dopo mesi è un carousel delle affissioni fatte negli aeroporti di tutto il mondo, pare abbiano letto il mio commento sopra cristo santo.
Quindici anni fa (sono dovuto andare a cercare, era il 2008! all’epoca scrivevo per DesignerBlog che ora non esiste più, ma alcuni miei articoli sopravvivono su Medium) mi sono occupato dello scandalo Italia.it che tanto scalpore ha fatto online… e in tutto questo tempo cosa è cambiato? Ancora commesse milionarie e risultati patetici. Soldi buttati, gente che incassa e altri che si indignano inutilmente.
Mi viene da vomitare.
Armando Testa si starà rivoltando nella tomba, che vergogna. Per cosa poi? Per soldi? Chi ha deciso tutto questo? Chi ha improvvisato? Chi non ha allocato le giuste risorse? Chi non ha rifiutato una commessa infattibile ad aprile, poche settimane prima dell’estate, per non rinunciare a questi soldi facili? Chi ha detto “va bene così, andiamo avanti”?
E non mi venite a raccontare che quei milioni sono stati spesi in gran parte per le affissioni “in tutto il mondo”, perché è una barzelletta che non fa più ridere. Basta riguardare le promesse fatte ad aprile e quello che è poi arrivato.
Voglio sapere i nomi. Voglio parlare con sta gente. Voglio guardare in faccia chi ha firmato questo scempio e macchiato per sempre l’immagine della più famosa agenzia pubblicitaria italiana.
Il mio primo commento a questa campagna:
Leggo il tuo ardore in quello che scrivi. Complimenti. Mi ci ritrovo. Per tutto il resto, questa campagna è figlia di un sistema, il solito, che nel nostro paese ha macinato solo soldi per i furbi in alto, indignazione di chi sta sotto e figure di merda a chi sta nel mezzo.
Quando si vedeva il render in 3D con la mappa di profondità mi aspettavo anche io un avatar 3D ultra-realistico, magari animato in motion capture di volta in volta in scenari diversi, che fossero eventi, luoghi, ecc. Poteva essere veramente interessante, concordo con te, ma appena si è iniziato a vedere la venere incollata in modo posticcio ovunque con la prospettiva sbagliata e il bilanciamento del bianco e luminosità a cazzo, ho capito che non potevano più tirar fuori qualcosa di buono... un gran peccato e l'ennesima figura di merda, mi sembra assurdo che nel 2023 non si possa far licenziare sta gente magari con un sistema online di referendum mirati, dovrebbero sparire.